I manicomi, in Italia, han chiuso i battenti nel 1978, con la legge 180, ma c’è chi oggi vorrebbe riaprirli. E non per rinchiuderci chi col coltello stermina la famiglia o incendia la propria casa, ma i magistrati italiani, fortemente sospettati di instabilità mentale. I magistrati, non solo in Italia, sono simpatici a pochi. In particolare non lo sono ai delinquenti. Ogni procedura giudiziaria, per sua natura, si conclude inevitabilmente con un vincitore e con un vinto: il primo non potrà che dir mirabilia di chi l’ha giudicato, il secondo lo accuserà di profonda ingiustizia, di odio preconcetto nei confronti di un innocente, di pazzia. Ad ogni processo, il giudice aggiunge alla sua lista un grato riconoscente amico ed un irriducibile nemico. I guai cominciano quando la criminalità arriva al potere, come accadde alla vigilia della lunga stagione di Mani pulite, dopo che il crollo della Cortina di Ferro pose fine ai grassi finanziamenti che da Est e da Ovest furono per quasi cinquan
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.