Che l’autarchia faccia parte dei rifiuti della Storia, è cosa nota a chiunque. Tranne forse a quei pochi che di storia conoscono a malapena quella di Cappuccetto Rosso, e magari parteggiano per il lupo. Donald Trump dev’essere certamente tra questi, se davvero ha pensato di poter far grande l’America isolandola. E armato di tale speranza ha disseminato per il mondo un gigantesco canestro di dazi che va dallo 0% (per il prediletto Putin) fino al 59% della dimenticata Cambogia. Senza tralasciare un inspiegabile 10% comminato alle sperdute isole antartiche Heard e McDonald: estensione 36 km, popolazione zero, pinguini molti. Così l’enciclopedia (Treccani) definisce l’autarchia: «Condizione di un Paese che mira all’autosufficienza economica, nell’obiettivo di produrre sul territorio nazionale i beni che consuma o utilizza, limitando o annullando gli scambi con l’estero». Raramente, nella Storia, l’autarchia è stata adottata come libera scelta. L’Unione Sovietica vi fu costretta ...
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.