Non è una questione di soldi: è una questione di uomini: i grandi uomini fanno grandi cose, i piccoli uomini fanno piccole cose. È sempre stato così. E non perché i piccoli uomini non ambiscano edificare ardite opere o firmare storici trattati, ma giusto perché non ne sono capaci. Mai come di questi tempi, i piccoli, i piccolissimi e i microscopici uomini sembrano aver occupato i più alti scranni del potere, persino in quei pochi illuminati Paesi che avevano sin qui guidato il mondo. Individuarli non è difficile: è sufficiente osservarne l’opera. Il cattivo pasticcere lo scopri assaggiandone i biscotti, il cattivo governante misurandone gli effetti del malgoverno. Per scoprire che accanto ad un’Argentina straziata dal motopippa in basette, ai milioni di Russi depredati e affamati da un dittatore sanguinario, agli interi popoli incatenati dalle teocrazie del terrore, si aggiungono i cinquanta Stati nordamericani finiti sotto il tallone di un presidente inetto, co...
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.