A tre giorni dal voto per l’elezione del Parlamento Europeo (in Italia l’8 e il 9 Maggio 2024), la general cagnara tra finti e veri candidati ha forse occultato quella che è in realtà la vera posta in gioco: un SÌ o un NO alla nascita di un vero Stato Federale Europeo , con veri poteri legislativi, esecutivi e giudiziari nelle materie di interesse comune. E tra questi, mai così urgenti, il potere di elaborare una politica estera condivisa, resa credibile dalla presenza di una vera forza armata europea. Se tale è la discriminante, due sono i soli veri partiti in gara: gli Eurofederalisti e gli Antifederalisti . Divisi, questi ultimi, tra chi vorrebbe cancellare del tutto l’Unione Europea e chi si illude che sia sufficiente una differente (migliore?) guida per poter conferire all’Unione quei poteri legislativi e politici che al momento l’Unione NON ha, o difendere immaginari confini comuni che l’Unione NON ha (li ha invece lo Spazio Schengen), o una moneta comune che l’Unione NON ha (c
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.