L’ultima trovata di chi nulla ha da dire, ma senza dir nulla rastrella followers sui social , è quella dell’«esame di nullità». O meglio sarebbe: di «furbità». Funziona così: dopo aver misurato col bilancino i crediti raccolti nel corso di studi, sommati al voto conseguito nelle prove scritte, il candidato all’esame (una volta) di maturità, ne contesta la stessa ragion d’essere, atteggiandosi a novello Robin Hood quando in realtà non è che il Principe dei Vigliacchi. Perché sa che, comunque vada, incasserà comunque l’agognato diploma, con in più la ciliegina di qualche rigo sui giornali. Blog inclusi! E tanto gli basterà per indossar l’armatura di un intrepido raddrizzatorti della scuola italiana del Terzo Millennio. Non è così. Il coraggio lo dimostra quel trapezista che esegue i difficili esercizi senza alcuna rete di protezione. Chi compie le medesime prodezze, ma con la rete ben tesa sotto le chiappe, non mostra alcun apprezzabile coraggio, ma giusto una particol...
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.