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Visualizzazione dei post da ottobre 29, 2023

Questioni di civiltà

Chi piange la fine di tanti innocenti sotto le macerie della città di Gaza, dovrebbe anche meditare su quali strumenti possano oggi consentire a chi attacca di discernere i civili dagli incivili.  In una vera guerra fra Stati, esistono le insegne, le uniformi, le divise: gli stendardi e gli elmi piumati degli antichi eserciti, un simbolo sulla coda di un aereo, una mostrina sul petto, la bandiera a poppa della nave.  Persino i popoli primitivi, quando combattevano nudi, usavano dipingersi il corpo, o gli scudi, per distinguersi dal nemico. E anche un incontro sportivo tra professionisti non sarebbe che una partitella fra amici, se le squadre avverse non indossassero ciascuna i propri colori.  Finanche i capi di Stato, ultimo Zelensky, vestono abiti consoni quando il Paese è in guerra.  Solo i vigliacchi e le spie, usi a colpire di nascosto e a tradimento, evitano con cura di mostrare alcun segno distintivo. Come i mercenari in Crimea nel 2014, privi di alcuna insegna e spacciati per «r

Sette menzogne contro Israele

1. Israele reagisce in modo sproporzionato all’attacco del 7 Ottobre. Quel giorno di primo autunno lo Stato di Israele ha subito non soltanto un attacco terrorista, ma un’offesa e uno sfregio.  Se la doverosa risposta a un attacco è un contrattacco, ad uno sfregio si risponde con un maggior sfregio. Come oggi si profila (e quale infine sarà) la distruzione della città di Gaza, maggior centro abitato nella Striscia e sede del governo locale di Hamas.  Lo impone il testo sacro di Israele, la Bibbia: non l’evangelica altra guancia, ma il biblico occhio per occhio e dente per dente.  Una reazione proporzionata ad un gesto smisurato, è una risposta altrettanto smisurata. Chi ha acceso un fuoco così grande da non poter essere controllato, non si meravigli poi se quel medesimo fuoco finirà col divorarlo.   2. Israele opprime ed affama i Palestinesi della Striscia di Gaza.  Falso. Sin dal 2005, cacciati con la forza per mano di Israele gli ultimi insediamenti ebraici nell’area, il popolo della