L’Iran – che ha rivendicato oggi (4 Ottobre), per bocca del capo supremo Ali Hoseyni Khamenei, gli inauditi crimini del 7 Ottobre 2023 – è un Paese la cui superficie è oltre 74,5 volte più vasta di quella di Israele. Ma anche l’Iraq è 19 volte più grande, e la Siria 8 volte. Solo il Libano, quasi una Liguria del Medio Oriente, serrato com’è tra monti e mare, non arriva alla metà del piccolo Stato ebraico. I nemici che lo circondano, pertanto, occupano in totale una superficie pari a 102 volte quella di Israele. Ciò nonostante, il clero che comanda in quelle quattro nazioni lamenta che i loro popoli siano spaventati e bullizzati da quel minuscolo francobollo di terra. Per giunta neppure interamente ebraico, ma condiviso con gli insoddisfatti nemici di casa: i Palestinesi. Che pur dopo esser stati schiavi per secoli – dal dominio ittita-babilonese a quello britannico, passando per Egizi, Romani, Bizantini, Arabi, Crociati e Ottomani – han rifiutato in armi quella Risoluzione ONU che già
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.