L’hotel che periodicamente ci ospita nelle brevi scorribande che noi alati ci concediamo talvolta nell’ex paradiso terrestre (ottimo albergo, giusto qualche stella in meno di quante illuminano l’altro nostro paradiso, quello celeste) ci ha comunicato che a partire da quest’anno la pulizia degli appartamenti sarà limitata al terzo e al quinto giorno della nostra permanenza. — Per salvare il Pianeta! — è stata la pronta quanto inoppugnabile giustificazione. Son già cinque o sei anni che ci provano, a voler salvare la palla che gira. Dapprima han tolto dal bagno boccette, saponette e altri ammennicoli, sostituendoli con un orrido bombolettone paghi-uno-prendi-tre: shampoo, sapone e bagno schiuma. Per giunta ricaricabile. Poi han tentato di impietosirci incorniciando in bagno imploranti messaggi in difesa dei poveri asciugamani, restii a lavarsi troppo spesso per non svuotare fiumi, laghi e oceani della scarsa acqua rimasta. In ultimo (in realtà penultimo) han proposto uno sconto del 5
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.