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Visualizzazione dei post da maggio 15, 2022

La rivolta dei papponi

È nel secondo giorno della creazione che il nostro Capo ebbe la splendida idea di creare la luce, e nel terzo il mare, ma è solo in epoca più recente che alcuni umani, appartenenti alla diffusa specie delle  vulpes praedatoriae , han pensato bene di impossessarsene per trarne facili e sempre più lauti profitti. Nacquero così le concessioni balneari, con le quali uno Stato sovrano ha consentito a numerosi esponenti della predetta genìa di recintare ampi tratti di non più pubblica spiaggia per metterli a frutto con sterminate piantagioni di ombrelloni. Tutto ciò a fronte di un modestissimo compenso (per lo Stato), di tariffe sempre più alte (per i cercatori d'ombra), di servizi sempre più scadenti (perché creare nuove attrattive, se bastano quelle del mare e del paesaggio, gentilmente offerte dal Creatore?).  Così, mentre il mondo è progredito a passi da gigante, osservando compiaciuto l'evolversi del gettone telefonico in smartphone, della bussola in GPS, del televisore in maxis

Il mondo diverso del Metaverso

Occorrono mille fessi per fare un furbo, diecimila poveri per fare un ricco, centomila followers per fare un influencer . Ma serviranno almeno un miliardo di fessi, poveri e followers per far nascere e prosperare il metaverso: il finto mondo di domani che offrirà una finta vita ad una finta umanità che ad altro non aspira che a consumare la propria esistenza senza scostarsi di un metro dal proprio divano.  La grande trovata che sta alla base del metaverso è racchiusa in una semplice domanda: è meglio vivere una triste e squallida vita reale o una gioiosa e splendida vita virtuale? La fine dell'età industriale in Occidente ha messo sulla strada centinaia di milioni di occupati a formazione zero, addetti in fabbrica alle lavorazioni più semplici, dall’avvitare bulloni al verniciare una sedia. Lavoratori generici non impiegabili altrove, solo in parte assorbiti da un terziario sottogarantito composto per lo più da magazzinieri, commessi, lavapiatti, fattorini. I cui salari e stipendi,

Questioni di viciNATO

Il Calimero di tutte le Russie continua a sentirsi minacciato. E mica dall'orrida immagine di se stesso che vede ogni giorno riflessa sui mille specchi delle sue brame che moltiplicano le settecento stanze del Cremlino, ma dal fatto che la piccola Finlandia e (forse) la piccola Svezia, impaurite dall'improvvisa aggressività del grosso vicino (ed ex-padrone di casa) intendono far domanda di adesione alla NATO.  Ora, mettevi negli (spessi) panni dei Finlandesi, e immaginate d'esser nati in un Paese poco più grande dell'Italia (338.424 kmq contro i nostri 302.073) ma con un decimo degli abitanti (5,5 milioni contro i nostri 59), gravato da un clima infame che neanche nelle più calde giornate di Luglio va oltre i 14° e che neppure il fiato sul collo dei Russi (1.340 km di frontiera terrestre in comune) riesce a scaldare, liberatosi solo nel 1918 dal pesante giogo dell'Impero Zarista e popolato da individui pacifici per necessità (occorrono un'ora d'auto, o due d