Quel Trump che, per far grande l’America, s’è inventato di concimarla dall’alto cospargendola con tonnellate di letame, è forse colui che meglio incarna in un sol corpo tutti i sette vizi capitali: la Superbia, l’Avarizia, l’Ira, l’Invidia, la Lussuria, la Gola, l’Accidia. Sulla superbia presidenziale c’è poco da aggiungere: superbo è chi si considera superiore a chiunque altro, incluso Dio. Tentar di sottomettere gli altri e pretenderne l’adorazione, è l'immediata quanto necessaria conseguenza. E pazienza se, in un regime democratico, ci si attende che un presidente si dedichi a servire la Nazione, piuttosto che a comandarla. Già nel 2017, rispondendo a un lettore dalle pagine della rivista «Sette», Antonio d’Orrico concordava sulla somiglianza anche fisica di Donald Trump col personaggio di Superbone (ciuffo incluso), un fumetto degli anni Sessanta disegnato da Erio Nicolò per «Il monello». Con la sola differenza che i quotidiani straripamenti di Superbone trovavano un puntuale...
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.