A Roma i cinghiali, a Firenze i maiali. Come altro definire lo sparuto gruppuscolo di neoluddisti d’ultima generazione che, armato d’estintori carichi di vernice fluorescente ha dato ieri l’assalto a Palazzo Vecchio, edificio simbolo non solo della città ma del Rinascimento Italiano, finendo col lordarne i muri a propria immagine e somiglianza? Meraviglia e indigna la stupidità suprema di quei tardogretini – non si sa se più tardi o più gretini – che insistono nel voler identificare la Natura con l’Ambiente, nell’erronea convinzione che la difesa e la tutela del secondo coincidano con l’acritica idolatria della prima. Adorare la Natura – ossia tutto ciò che in questo Universo non è opera degli Umani ma di un’entità sconosciuta, sia essa il Kaos o una delle molte divinità che ne giustificano l’origine e l’esistenza – significa in sostanza combattere la Cultura, ossia tutto ciò che in questo Universo nasce all’opposto per mano dell’Uomo, in quell’eterna contrapposizione che vede Natur
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.