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Visualizzazione dei post da agosto 25, 2024

Over&Over&Tourism

«L’estate sta finendo: un anno se ne va», intonavano i Righeira nel paleozoico 1985. E con l’estate, per la gioia di chi nel luogo dov’è nato pretenderebbe viverci, si ritira quell’informe marea da stadio che i meno attenti insistono nel voler chiamare  turismo .  Overtourism , è il neologismo che ha istantaneamente riempito le pagine dei quotidiani estivi, assetati di gossip quanto avari di notizie. Intendendo con l’esotico termine un eccesso di presenze in quelle località che da sempre attraggono un gran numero di visitatori (con disdicevoli effetti collaterali quali vandalismi, aumento dei costi abitativi, immondizia e degrado, tsunami di folle urlanti nei centri storici, generale disordine). L’elegante parola, overtourism , presenta tuttavia un’evidente fallacia: pone l’accento solo sulla quantità delle presenze, laddove la principale questione è piuttosto la loro qualità .  Forse il termine shit-tourism potrebbe meglio definire il fenomeno: milioni di persone che sbarcano da a

Sfratelli d'Italia

Sfratelli d’Italia, l’Italia s’è scissa. Chi mai si sarebbe atteso che proprio quel partito fraudolentemente spacciatosi per Destra (conservatrice) ma in realtà neofascista (rivoluzionario), calpestando con la medesima suola Risorgimento, Monarchia e Repubblica, dopo aver tanto esaltato i valori della Nazione si proponesse invece di frammentare l’Italia in 20 minuscoli microstati? Al solo scopo di far sì che i loro presidenti possano finalmente intitolarsi «governatori» anche di fatto, e non soltanto (impropriamente) di nome?  La cosiddetta «autonomia differenziata» è una ciofeca che offende innanzitutto la Storia. Quella Storia che marcia da secoli in direzione di una sempre maggiore integrazione ed unità, verso un vero Stato Federale Europeo con pieni poteri legislativi, esecutivi e giudiziari, sul modello degli Stati Uniti d’America, del Messico, del Brasile, dell’Australia, dell’Argentina, degli Emirati, dell’India, della Federazione Russa, della Malesia... (per citarne alcuni), ma