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Visualizzazione dei post da luglio 30, 2023

C'era una volta il «salario»

Quasi commuove il disperato tentativo del fu piddì, accodato ai sansepolcristi a cinque zampe, di riaccendere gli animi di una sconsolata opposizione imbracciando la novecentesca bandiera del «salario minimo», conseguente evoluzione di più antiche lotte contro l’aumento del prezzo del gettone telefonico e la progressiva scomparsa delle cassette postali. Quelle sì, rosse. A differenza del tardocattolicesimo piddino e del protofascismo grillino.  Se avessero invece chiesto e preteso, sfidando il fermo no dei sindacati dei pensionati, una «retribuzione minima» a vantaggio di chiunque lavori alle dipendenze di qualcun altro, nessuna battaglia sarebbe stata più giusta e più sacra. Ma come si può pensare di sollevare una nazione a difesa di un «salario» che nessun lavoratore in Italia percepisce più, sostituito ovunque dallo stipendio? In un tempo fortunatamente lontano, il «salario» costituiva la paga dei lavoratori a ore. Agli albori dell’età industriale fu la retribuzione tipica degli ope