Nel leggere le sconsiderate rimostranze del Trombone di Washington nei confronti dell’Unione Europea, alla quale sostanzialmente contesta l’impotenza che deriva dall’essere un club di nazioni e non un Paese unito (proponendo tuttavia, quale interessata cura, quella di frammentarla ulteriormente) sembra d’esser tornati ai trascorsi anni Sessanta, quando motivo di reciproco sconcerto non fu un arbitrario tentativo di spartizione del mondo, ma una differente lettura dell’epopea americana nella versione proposta al pubblico dal cosiddetto «western all’italiana». Un ribaltamento della rude e spartana immagine del mandriano armato (altrimenti detto cowboy ) che ha visto l’italico sberleffo prendere il sopravvento sulla pistola, finendo con l’innovare un genere altrimenti destinato (il western, non ancora l’Europa) all’estinzione. In principio fu «Per un pugno di dollari», 1964, che – a ben guardare – di italiano aveva assai poco. Il soggetto non era che la riambientazione western ...
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.