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Visualizzazione dei post da giugno 5, 2022

Il motore del Duemila (e trentacinque)

«Il motore del Duemila / sarà bello e lucente / sarà veloce e silenzioso / sarà un motore delicato / avrà lo scarico calibrato / e un odore che non inquina / lo potrà respirare / un bambino o una bambina». Il sogno di Lucio Dalla, musicato nel 1976 nell'album «Automobili», su testi di Lucio Roversi, è presto destinato a diventare realtà, grazie al pacchetto normativo «Fit for 55»: il nuovo regolamento UE sulle emissioni di CO2 che suona la campana a morto per auto e furgoni con alimentazione diesel e benzina. La quale, a partire dal 2035, resterà un privilegio solo per grandi camion, gru, autobus, trattori ed escavatrici. Per ogni sogno che si realizza, tuttavia, altri con esso scompaiono. Come il mito dei grandi viaggi, resi impossibili dall'auto elettrica, costretta com'è a lunghe soste per abbeverarsi. Addio alle lunghe tirate da Brindisi a Stoccolma, da Salt Lake a Las Vegas, dal Cairo a Marsa Alam. Serviranno nuovi treni, magari l'Hyperloop, e nuovi aerei che di el

Le braccia e la testa

In attesa di un'intervista da Giletti, l'ex premier russo nonché attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca Dmitrij Anatol'evič Medvedev, per la gioia degli storici ha affidato a Telegram il seguente elaborato pensiero: «Mi viene spesso chiesto perché i miei post sugli Occidentali siano così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e fanatici. Vogliono la morte per la Russia e, finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire». Da tanto complesse elucubrazioni i citati storici trarranno non poco carburante per il loro certosino lavoro:  a) le più alte cariche istituzionali della Grande Madre Russia non scrivono libri da tramandare alle generazioni future, ma messaggini sgrammaticati da consegnare a Internet;  b) stabilito che l'odio non è un reato, ma un legittimo quanto reciproco sentimento, anch'esso, come ogni altro sentimento, dovrebbe appartenere al minuscolo taccuino degli affari propri, anziché alla sterminata enciclopedia degli affari

Troppi grilli per la pancia

In un impeto di cannibalismo non così dissimile da quello che va divorando dall'interno il suo partito, Beppe Grillo ha lodato con particolare entusiasmo l'iniziativa di alcune università britanniche, intente a predisporre una dieta a base di grilli, larve, vermi e insetti quale appetitoso menù destinato ai bimbi delle scuole elementari inglesi.  Dieta sana e «sostenibile» (dagli stomaci forti?), secondo l'opinione dell'illustre fannullone ligure. Nonché soluzione finale per la fame nel mondo, già parte della cultura alimentare di due miliardi di persone in Oriente, alle quali si aggiungono i non pochi estimatori del  casumarzu in Occidente, proibitissimo formaggio sardo animato da centinaia di vermi costretti (per via della forma) ad un ultimo  ballu tundu  prima di scomparire tra le fauci del pastorgourmet.  Due miliardi di persone evidentemente ignare delle succulente cibarie che imbandiscono invece la tavola in casa Grillo.  Ci perdonerete se noi alati, non dispone

Veritofobie

La povera Russia assediata, invasa, umiliata, bombardata, distrutta e offesa torna all'attacco dell'Italia, pubblicamente accusata di «mordere la mano che gli è stata tesa» (Putin  dixit ).  Ora, a parte che a tender la mano, prima ancora che la Russia, son stati per anni i molti italici postulan-politicanti, che qualche caritatevole monetina debbono pur averla raccolta, la «mano» russa anticovid del Marzo 2020 (costataci oltre tre milioni di euro) è consistita in alcune casse di cinesissime mascherine e altrettante di cinesissimi tamponi rapidi, qualche macchinario e ben 19 (diciannove) aerei da trasporto quadrireattori atterrati per la bisogna a Pratica di Mare. Insieme ad un piccolo esercito di occhiuti militari russi, visibilmente desiderosi di ficcare il naso un po' ovunque: dai ministeri a tutti gli edifici pubblici del Paese, con la pretesa di «sanificarli». Dei 104 membri della «missione», solo 32 erano medici o infermieri. I restanti 72 erano «altro». Spie, per i m