NERO. È il colore della Meloni. O meglio, per esser precisi, il nero non è un colore, ma è al contrario l’assenza di qualsiasi colore. Non esprimendo una tinta ben definita, il nero è quanto di meglio si possa immaginare per favorire ogni sorta di alleanze, indipendentemente dalle diverse posizioni di ciascuno: «viva la NATO» o «viva la Russia» possono tranquillamente convivere, così come mafie e legalità, o anche «più bonus , meno tasse». Il nero, insomma, è un (non)colore che piace. A patto che in nero, e non in rosso, siano anche i conti in banca degli adepti. Non necessariamente quelli dello Stato. BIANCO. All’opposto del nero, il bianco è la somma di tutti i colori. Anch’esso è quindi particolarmente adatto per tener cucite insieme le più disparate idee e le più contrastanti visioni del mondo. Non a caso è stato per lungo tempo il colore della Democrazia Cristiana: un partito di massa che sotto il segno della croce riusciva a raccogliere di tutto e di più: santi a caccia di n
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.