Il principio su cui si fonda la fiscalità in Italia è succintamente riassunto nelle tre righe dell’art. 53 in Costituzione: «Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività». Dove «tutti» significa (significherebbe) chiunque; «capacità contributiva» sottintende un importo commisurato al reddito o alla rendita, piuttosto che alla proprietà; «progressività» indica una maggiore incidenza percentuale delle imposte col crescere del reddito individuale. Popolarmente tradotto, potremmo dire che chiunque stia a bordo del treno, indipendentemente da chi in quel momento è alla guida, è tenuto a pagare il biglietto. Più costoso per chi ha la fortuna di viaggiare in prima classe, meno per chi siede in seconda. E il prezzo dei biglietti lo fissa il padrone delle ferrovie. Ossia, costituzionalmente parlando, il popolo sovrano, che in Italia si incarna nel Parlamento. Ebbene, la grande novi
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.