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Visualizzazione dei post da luglio 31, 2022

Tutti a bordo?

Cari umani e meno umani, il vostro mondo è tondo. Ma proprio in virtù di tale perfetta geometria, più ci si sposta a sinistra, più ci si ritrova a destra. E viceversa.  Per questo ci fanno sorridere le smanie di quei menpensanti che, mentre impropriamente amano etichettarsi de sinistra , inseguono invece gli opposti ideali del più becero pauperismo medievalista, ripetendo errori che persino noi, qui tra le nuvole, oggi consideriamo tali.  Bisogna infatti tornare ai tempi del poverello di Assisi per ritrovare la convinzione che solo facendosi del male si poteva far del bene: fustigandosi in processione, indossando il cilicio, schiaffeggiandosi da sé, digiunando e isolandosi dal mondo, sottoponendosi alle più atroci penitenze, nel tronfio e tracotante tentativo di imitare in sedicesimo il doloroso percorso di redenzione del Cristo.  Otto secoli dopo, i soli che ancora perseverano nel predicare che «povero è bello» sono il candido eremita Frate Gianni e il disperato consumatore di erbe (l

Dissonanze

E mo’ tocca a Frate Gianni e a Porelli tentarsi la carta Conte. No, non quella dell’inciucio tra cinque stelle e due meteore: quella della lista della spesa accompagnata da minacce che ha portato alla caduta del governo. Pronta stavolta a sbattere contro il muso di Letta, anziché su quello di Draghi. Che dei due questuanti, in quanto a sbattere, se ne sbatte per davvero.  — Sarà un documento congiunto di Sinistra Italiana e Verdi in cui verranno messi nero su bianco alcuni punti imprescindibili di programma — incalzano i due predicatori scalzi. Accompagnando la perentorietà dei toni con moti facciali che vorrebbero suscitar terrore, ma inducono piuttosto a un compassionevole sorriso. Uno spreco di inchiostro e tanta carta rubata alle foreste, dal momento che i nove punti imprescindibili, categorici, irrevocabili e imperativi – destinati a diventare forse quattordici – possono facilmente esser riassunti in una sola consonante e in una sola vocale: «NO». Un NO a tutto e a tutti, a 360°,

Il catenaccio

Brutte notizie, per chi aveva scommesso sui titoli azionari di Calenda, illudendosi che almeno una parte politica, ancorché piccola, avesse infine preferito battersi con coraggio ed onore per affermare le proprie idee, anziché chiudersi in trincea con nemici e falsi amici in un catenaccio tanto vile quanto inefficace. Barattando a poco prezzo l’ideale laico e liberaldemocratico sbandierato sinora col facile NO di chi ha come unico ed incerto programma quello di «fermare la Meloni». Fermarla a parole, si intende. Perché nell’impossibilità di una vera scelta, molti dei voti finiranno col riversarsi su chi ha quantomeno un programma di governo da proporre, per deleterio che sia.     Il quadro che si prospetta, da qui a pochi giorni, vedrà dunque contrapposte la coalizione degli arroganti salvosilviomeloniani e quella degli impauriti conigli trincerati, che nulla hanno da offrire se non le quattro bandierine coriandolo del forzacannabis , delle cittadinanze omaggio, dei soldi ai ragazzini

Paracool!

Può esistere un populismo più populista di quello con cui gli antipopulisti aizzano il popolo contro il populismo?  No. Non può esistere.  Così la medaglia d’oro del populismo è stata oggi meritoriamente appuntata (a furor di popolo) sul petto di Enrico Letta, riconosciuto condottiero dei benestanti benpensanti del piddì.   Le motivazioni? Aver proposto la «dote» ai diciottenni. Tutti. Inclusi i già dotati di per sé: chi per generosità di Natura, chi perché prossimo e impaziente erede di familiari dovizie.   In virtù della proposta lettiana, annunciata via tweet sin dal lontano 5 Giugno 2021 sulle note dell'antipopulista «Avanti o popolo», ogni cittadino (o non cittadino) italiano, al compimento dei fatidici diciott’anni dovrebbe ricevere in dono dallo Stato una cospicua somma a titolo di «aiuto concreto per gli studi, per il lavoro, la casa».  Roba di fronte alla quale né le dentiere-per-tutti del Berlusca, né la flat-tax salvomeloniana, possono aspirar di più che a una misera p