Cresce il prezzo del gas, e con esso il costo di quei prodotti che del gas non possono fare a meno. Come il vetro, che ha l'abitudine di fondere a temperature comprese tra 1550° e 1700°, difficili da raggiungere con le pale eoliche o i pannelli solari, buoni forse per ricaricare il telefonino, ma non certo per far marciare l'industria. L'immediata conseguenza è stata ovunque l'aumento del prezzo dei contenitori di vetro. Tra i prodotti che fanno uso di bottiglie, damigiane, boccette, provette e ampolle, quelli più costosi (profumeria, oli, medicinali, alcolici di pregio) non hanno avuto difficoltà ad assorbire gli aumenti, applicando impercettibili maggiorazioni percentuali al prezzo finale. Diverso è stato invece l'impatto sulle poche superstiti acque minerali in vetro, il cui prezzo al consumo è cresciuto fino al 20%, tanto che diversi punti vendita, grande distribuzione inclusa, le hanno di fatto eliminate dagli scaffali. Inutile chiedersi che fare. Perché una r
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.