Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre 17, 2023

Forza Barabba!

Neanche Ponzio Pilato avrebbe saputo far meglio del Parlamento italiano, investito di una sovranità un tempo popolare (quando lo si eleggeva col suffragio universale) ma adesso squisitamente politica (da quando i membri sono  personalmente nominati dai partiti). Sul banco degli imputati stava assiso l’Euro in persona: la valuta adottata da numerose nazioni, 20 delle quali europee.  In particolare, dell'Euro si criticava la riforma del MES: quel Meccanismo Europeo di Stabilità che (come dice il nome) ha il fine di mantenere stabile il cambio dell’Euro nei confronti dei diretti competitors , dal Dollaro Americano al Franco Svizzero alla Sterlina Britannica. Valute rispetto alle quali l’Euro ha nell’ultimo decennio guadagnato terreno. Se è vero che occorrono oggi ben 1,10 dollari per acquistare un Euro, e non 0,70 come non molto tempo fa.  Se questo miracolo è stato possibile, lo è stato anche grazie al MES : il fondo salvastati pronto ad intervenire (anche duramente) qualora uno dei

L’asino e il leone

L’insuperato ritratto d’ogni individuo assunto ad alte cariche non per nascita o per educazione, ma per plauso popolare, resta quello donatoci da Trilussa nel suo «Er Presidente» che, in tempi non facili (1930), così nelle due strofe centrali amava dipingerlo: Un Somarello, che pe’ l’ambizzione
 De fasse elegge’ s’era messo addosso 
La pelle d’un leone, 
Disse: — Bestie elettore, io so’ commosso: 
La civirtà, la libbertà, er progresso... 
Ecco er vero programma che ciò io, 
Ch’è l’istesso der popolo! Per cui 
Voterete compatti er nome mio... Defatti venne eletto propio lui.
 Er Somaro, contento, fece un rajo, 
E allora solo er popolo bestione
 S’accorse de lo sbajo
 D’ave’ pijato un ciuccio p’un leone! Quanto in politica l’apparenza prevalga sulla sostanza, aveva già avuto modo di osservarlo Niccolò Machiavelli (1532), annotando come «Ognuno vede quel che tu pari; pochi sentono quel che tu sei» [Principe, XVIII].  Solo i pochissimi che ti vivono accanto conoscono il tuo reale valore. Q

L’indivisibile divisivo

È curioso osservare come non vi sia al momento in Italia argomento più divisivo dell’atomo, ossia dell’indivisibile per antonomasia, come il suo etimo (ἄτομος) intende significare. Divisivo persino più del MES !  Pesa certamente il ricordo di Hiroshima e Nagasaki, per quanto quei due devastanti ordigni siano paragonabili per potenza a due giochi per bimbi, rispetto agli armamenti odierni. Così come pesa la memoria del disastro di Chernobyl, nel quale perirono più di quattromila persone. Ma attribuirne la colpa all’atomo, piuttosto che all’umana incapacità e all’umana incuria, e impedirne ogni sfruttamento a beneficio di tutti, sarebbe come proibire il barbecue per via dell’infinito numero di vittime del fuoco che il mondo ha pianto in milioni di anni e che ancora piangerà in futuro.  Ancor più incomprensibile è la presunzione di chi pensa che sia sufficiente regredire di duemila anni fino ai mulini a vento e ai primi esperimenti con l’elettricità, per poter sostituire con poca fatica