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Visualizzazione dei post da dicembre 10, 2023

Mazzini dimezzato

La nebulosa figura politica di Carlo Calenda ricorda certi esperti di musica che, pur schifati dalle dissonanti melodie che si ascoltano in radio o dall’immondizia canora dei festival televisivi, forti di solidissima cultura e idee chiarissime su quel che la colonna sonora dei nostri tempi potrebbe e dovrebbe essere, sono purtroppo incapaci di suonare qualsiasi strumento, e non han dunque modo di convincere il pubblico della bontà delle loro intuizioni.  Così, malarmato come un gallo desideroso di volare più in alto del falco, se solo lo potesse, l’animo sincero, passionale e generoso di Calenda si ritrova costretto a razzolare nei bassi cortili della politica. Dove abbondano i lupi.  Come un Don Chisciotte e un Sancio Panza riuniti nella stessa persona, Calenda alterna l’incosciente purezza di un animo votato alla lotta con la saggia prudenza di chi ha quotidiana esperienza del mondo reale.  La componente donchisciottesca ha fatto sì che presto cadesse tra le fauci del Gattovolpe fior