Così si sente un uomo di senno al cospetto dell’urna elettorale: come un vegano in macelleria. Inutile che da dietro il bancone in molti gli decantino pregi e qualità di questo o quel taglio, le cure dell’allevatore o le caratteristiche organolettiche del prodotto: al malcapitato vegano non resterà che voltare le spalle e cercare inutilmente altrove ciò di cui ha realmente bisogno. I vegani elettorali, in Italia, han toccato punte del 56%, e sono in continua ascesa. I carnivori festeggiano: meno persone vedono intorno alle urne, meglio è per loro. Liberi di svuotare le celle frigorifere ed ingozzarsi indisturbati a proprio piacimento. Ma questa è al momento l’unica offerta alle urne. Neofascisti con la licenza elementare o spacciatori di idee senza qualità da svendere ad elettori con ancor meno qualità. Rincitrulliti dai quiz televisivi, dai videopeti di tiktok , dai gratta e perdi, dalle pasticche a poco prezzo, dalla certezza dell’impunità. Il voto degli animali, do...
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.