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Visualizzazione dei post da novembre 13, 2022

La legge della forza, la forza della legge

Non si arresta la cagnara transalpina suscitata da un governo che pretende di dar soluzione ad ogni questione ostentando l’uso della forza (che non ha), anziché applicare le leggi (che ignora).  Come si può pensare che un indifendibile blocco navale possa arrestare l’immigrazione clandestina in Italia?  Metter piede su una banchina e varcare la frontiera sono due azioni ben differenti e distinte. Persino chi sbarca da una nave da crociera non può dire d'essere «entrato in Italia». Per farlo dovrà oltrepassare la barriera doganale, mostrando di possedere documenti in regola e dichiarando il motivo e la durata del soggiorno. Se questo è vero per i porti continentali, figurarsi per quello di Lampedusa, minuscolo isolotto che dista 140 km dall’Africa ma ben 210 dalla Sicilia. Chi attracca a quello scoglio, non è neppure a metà del viaggio. Ciò nonostante, Lampedusa resta l'ambitissima meta di quei fuggiaschi, privi di documenti, che tentano di varcarne clandestinamente i confini. A

Passi falsi

Ancora una volta il ruggito del governo si è spento in un misero raglio. Per di più su un tema identitario come la difesa dei confini, caro alla destra (quella vera) non meno di quel diritto di proprietà oltraggiato dall’impunita occupazione di terre ed edifici e di quella promessa di ordine e sicurezza ben lontana dall'esser mantenuta. Pare proprio che la scompaginata compagine, in particolare le due ali spiumate che dovrebbero innalzare in volo la virago incaricata di comandarli, non sia né politicamente né tecnicamente in grado di dar soluzione a questioni da tempo abbondantemente legificate e dunque agevolmente risolvibili applicando le norme già esistenti, anziché fantasticarne di nuove.  Il primo finto ruggito s'è udito in occasione del minacciato rave modenese: quando anziché metter mano ai Codici e perseguire i violenti, gli invasori e distruttori di altrui proprietà, i venditori abusivi, gli spacciatori, gli organizzatori illegali di pubblici spettacoli e via delinque