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Visualizzazione dei post da maggio 26, 2024

Il prete e l'architetto

Quale sarebbe il vostro pensiero se il progettista di un edificio ecclesiastico e quindi l’impresa incaricata di costruirlo pretendessero poi di metter becco su quel che il prete debba o meno predicare in chiesa?  O se un ingegnere musulmano o un costruttore induista fossero autorizzati ad esprimere una valutazione e un giudizio sulla qualità dei sermoni che un sacerdote cristiano porge in chiesa ai fedeli? Eppure è proprio di ciò che si parla, nel disegno di legge costituzionale attualmente in discussione alle Camere, volto a minare l’indipendenza della Magistratura dal Governo e dal Parlamento. Un progetto che prevede la definitiva separazione delle carriere tra magistrato inquirente e magistrato giudicante – già adesso limitata ad un solo possibile passaggio – e la sostanziale esautorazione degli organismi di controllo interni, sostituiti da un’Alta Corte esterna e sottratta alla presidenza del Capo dello Stato.  Un disegno impropriamente definito «riforma della Giustizia», ma che i

«Frociaggine»

Può una parola sola riempire le prime pagine dei giornali, quando otto colonne su nove attendono ansiose i reportage di una guerra in continua espansione e le lame affilate di una competizione elettorale europea?  La risposta è sì , se a pronunciare quella parola è stato il Papa. E se quella parola è «frociaggine». Tradotta: il non insolito ma vasto e preoccupante diffondersi di tendenze omosessuali nei seminari, dove storicamente più d’un seminarista è stato nei secoli più volte inseminato.  Il concetto è chiarissimo, il termine forse inappropriato, se affacciatosi sulle labbra di un Papa. Ma va da sé che, pur essendo il Papa il monarca assoluto dello Stato del Vaticano, è anche vero che è pur sempre il vescovo de Roma , e in quanto tale contaminato da quel gergo popolaresco assai familiare alle Garbatellesi, che ci vivono, ma non altrettanto agli Argentini.  Così, durante una riunione a porte chiuse (non troppo, a quanto pare) sullo stato dei seminari e sull’opportunità di accoglier