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Visualizzazione dei post da novembre 27, 2022

Il diavolo e l'acqua santa

La super-impotenza mondiale dello zar dei vigliacchi, usa a misurarsi con vecchi, donne, bambini, disastrando scuole, abitazioni, acquedotti e ospedali con missili lanciati di nascosto dal comodino di casa, ha scovato un nuovo feroce avversario contro cui misurarsi: il terribile esercito delle guardie svizzere vaticane, che con le loro micidiali alabarde, per non parlar delle tute mimetiche visibili anche di notte, rappresentano un’intollerabile minaccia per il luminoso futuro della Grande Madre Russia. Il Paese più vasto del mondo timoroso del Paese più piccino al mondo. L’ambasciatore putiniano in Vaticano, la cui scrivania è appena più piccola dei 0,44 km² dello Stato che lo ospita, udita la condanna papale delle malefatte compiute dai mercenari buriati e ceceni, un tempo accusati di mangiarsi i bambini, ma che oggi si limitano ad arrostirli per poi lasciarli in pasto ai cani, ha immediatamente elevato il proprio grido di protesta: nessuno può sostenere che Buriati e Ceceni siano be

Carta bianca

Dalla prima comparsa del virus a Wuang, la Cina ha pianto finora un totale di morti per Covid-19 pari a 4 (dicesi: quattro) per milione di abitanti. Contro i 6.454 del Perù, al momento il dato più alto al mondo, o i non meno trascurabili 3.005 decessi per milione dell’Italia (dati worldometers ).  Incapace di progettare una cura o un vaccino efficace, la Cina non ha saputo offrire altro rimedio al contagio se non un durissimo lockdown,  che rinchiude milioni di abitanti in case alveare recintate per l’occasione da barriere alte due metri. Misure forse giustificabili tre anni fa, al primo insorgere di un virus ignoto, privo persino di un nome, ma oggigiorno a dir poco prive di senso.  Non soltanto perché son sotto gli occhi di tutti gli ottimi risultati conseguiti da quei Paesi che han scelto la via delle campagne vaccinali di massa, quanto per il fatto che la graduatoria ufficiale dei decessi relega la Cina tra i Paesi in assoluto meno colpiti al mondo: felicemente situato alla 220ª po

Mele morsicate

Diciamocela tutta. Senza l’insaziabile curiosità di Eva e la muliebre predisposizione ad immaginare imprevedibili soluzioni ed inedite prospettive, insieme a un istintivo coraggio nel volerle ad ogni costo mettere alla prova, il mondo non sarebbe oggi che uno sterminato campo nudista con diecimila miliardi di forzati della felicità condannati a bighellonare in eterno. Come naufraghi su un’immensa fertilissima isola deserta. Dove si mangia, si dorme, si beve, ci si accoppia e ci si girano i pollici (strumenti di cui, non a caso, solamente gli umani e le scimmie dispongono) in un immutabile susseguirsi di giornate sempre uguali, senza mai un imprevisto o una necessità capaci di accendere un sogno e indicare una via verso cui progredire. Un mondo dove nessuno muore: né di vecchiaia, né di epidemie, né di malanni, né di battaglia, la cui popolazione non può far altro che moltiplicarsi esponenzialmente per miliardi di anni, senza nulla su cui litigare o discutere.  Date retta a noi alati, c