Ebbene sì: qui in Paradiso gli automobilisti non sono che una risicatissima minoranza. Non soltanto per l’assoluta assenza di strade, o perché nessun'auto è più veloce ed economica delle ali, ma soprattutto perché qualche miliardo dei nostri ospiti ci ha raggiunto qualche decamillennio prima di poter affrontare i quiz per la patente. O meglio: ben prima che fosse stata inventata non diciamo l’auto, e neppure la bicicletta, ma neanche quella primigenia invenzione che fu la ruota. Con tutto ciò, un buon numero di appiedati automobilisti alligna anche tra noi, e non pochi di questi è proprio grazie all’automobile che han potuto più facilmente raggiungerci. Non certo perché in Paradiso ci si possa arrivare in autostrada, quanto per essersi improvvidamente schiantati coi loro terrestri mezzi, o per esserne stati investiti o arrotati. Va detto ancora i migliori automobilisti son tutti qui in Paradiso, se non altro perché son quelli che gli incidenti stradali li hanno subiti. Coloro che
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.