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Visualizzazione dei post da aprile 17, 2022

Vincere con disonore, perdere con onore

È pur vero che se in tempi di pace vince chi ha ragione, in tempi di guerra ha ragione chi vince.  Ma vincere non basta, perché una guerra la si può vincere ricoprendosi di onore o macchiandosi di disonore.  Come un pugile che affronti sul ring una vecchina malata, e poi pretenda di vantarsi del risultato. L'anziana donna cercherà di difendersi, a morsi o a colpi di bastone e, sebbene condannata a perdere, avrà comunque perso con onore. Il pugile, nonostante i servili e interessati applausi, avrà certamente vinto. Ma non certo con onore. — Che cambierà mai? — potrebbe osservare qualcuno — Chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso, e sarà comunque il vincitore ad imporre la sua legge.  Cambiano molte cose. Cambia soprattutto la durata del nuovo ordine imposto dal vincitore.   Nell'ultima guerra i Tedeschi hanno invaso e conquistato molte nazioni, ma con estremo disonore, accanendosi con la forza della superiorità bellica non contro i forti ma contro i deboli, i civili, gli i

Elogio del «Non ancora!»

Se solo gli umani sapessero quanto tutto quel che più li preoccupa appaia più chiaro, visto da quassù!  C'è voluta qualche decina di migliaia di anni prima che i terrestri accettassero l'idea che la Terra fosse tonda (e molti ne restano ancora da convincere). A noi, da quassù, è sufficiente affacciare il naso  fuori  dalla nuvola per osservare il pianeta ruotare maestoso nel cielo.  Allo stesso modo ci stupiamo nel vedere i suoi abitanti consumare in sterili diatribe buona parte delle loro altrimenti fortunate esistenze.  Ed è buffo che spetti a noi, che vivi più non siamo, insegnare come vivere ai viventi!  Non meravigliatevi dunque se tra i nostri compiti vi è anche quello di elargire di tanto in tanto qualche angelico consiglio.  Il suggerimento di oggi è che gli umani aboliscano definitivamente l'uso del SÌ e del NO. Causa prima e perniciosissima di gran parte dei loro mali.  Dicono i Romani (queli de Roma, no' queli de Caligola): «Con un SÌ ti impicci, con un NO ti