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Visualizzazione dei post da giugno 1, 2025

Tanto abbiare, poco mordere

Il format dell’ultimo decreto sicurezza dello scorso 4 Maggio (D.L. 48/2025), varato dal Governo calpestando le teste (avendocene) di un Parlamento a cui è ancora concesso parlare ma non legiferare, è quello del famigerato decreto rave : ci si inventa un nemico che non c’è – meglio se con un bel nome straniero – e quindi, anziché combatterlo con le leggi che da tempo esistono (occupazione di suolo pubblico, invasione di proprietà privata, rumori molesti, mancato rispetto delle norme di sicurezza, spaccio di stupefacenti, commercio abusivo...) ci si inventa una norma punitiva specifica. Tanto altisonante quanto di fatto inapplicabile. Anche perché, se realmente esistesse una qualche volontà di applicare la legge, quel compito spetterebbe al potere esecutivo (il Governo), che però se ne guarda bene, impegnato com’è ad annacquare o a cancellare quelle altre norme che già esistono ma disturbano mafie, ladri, spie, profittatori, evasori.  Come già accadde per il rave , molte delle moti...

Tu «quorum», fili mi!

Si chiama referendum , ma non è un re. Non può scrivere nuove leggi scavalcando il Parlamento, prima espressione della sovranità popolare. Può solo cancellarle. Ma per far ciò è giusto che a decidere sia una maggioranza altrettanto rappresentativa di quella che tali leggi ha deliberato.  È giusto, pertanto, che esista un quorum . E che sia percentualmente fissato nella maggioranza degli aventi diritto.  Quel che stupisce, a pochi giorni dalla consultazione referendaria del 9 Giugno, è che materia del contendere non è a tutt’oggi l’opportunità di contraddire o meno l’operato dei precedenti Parlamenti, depennando dai codici cinque delle normative attualmente vigenti, ma l’opportunità o meno che un quorum esista, e che esista nella misura determinata dalla Costituzione.  Da una parte come dall’altra, mai come in questa occasione emerge l’infima qualità della classe politica generata dai ripetuti rosatellum .  I favorevoli al mantenimento delle leggi tentano di piegarne...