Se di leggi ad personam s’è spesso sentito parlare, nel Paese dei nostri stivali, mai definizione fu più appropriata se riferita alla norma sulla protezione totale (ogni riferimento balneare Papeete style è casuale) che il ministro Matteo Salvini si appresta a cucire a misura delle poco atletiche spalle del dimissionario presidente ligure Giovanni Toti. L’idea è quella di dar vita a una sorta di immunità civile e penale a trecentosessanta gradi, per poi farne omaggio a tutti i presidenti di Giunta regionale. Per motivare l’urgenza di tanto auspicata impunità, forse studiata per dar tempo al malfattore di porre in salvo il bottino, si rimarca l’indiscutibile fatto che un presidente di Giunta è stato «eletto», conquistando nelle urne un voto in più dell’avversario. E tanto basta per conferirgli superpoteri d’origine divina L’assurdità di una simile proposta sta tutta in due inconfutabili considerazioni. La prima è una mistificazione linguistica (targata Berlusconi) che sta alla ba
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.