L’ultima stella ad abbandonare l’orbita spaziale è stata quella di Massimo Bugani, grillassessore a Bologna, già stretto collaboratore di Di Maio e Virginia Raggi. Forse per motivi di rima, Bugani ha scelto di paracadutarsi in area Bersani, che rischia così di dover cambiar nome al gruppo: da Articolo 1 ad Articolo 2. Ma il neo arrivato non ne fa una questione di numeri: «È un piccolo partito fatto però da idee chiare e limpide», confida al Corriere che lo ha intervistato. Una vicenda a prima vista marginale, quest’ennesima fuga per la non-vittoria, che si presta tuttavia ad alcune confortanti considerazioni.
La prima è che ancora c’è chi fa politica per convinzione. Passando da una formazione piccola ad un’altra minuscola, nessuno potrà accusare questo eroico transfuga di aspirazioni carrieristiche. A meno che non si intenda etimologicamente per «carriera» quella strada ( carreira ) dove entrambi gli articoli rischiano di ritrovarsi in autunno. La seconda è che tanta purezza d’an
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.