L’invasione della Sardegna da parte del peggio del peggio della politica italiana, in vista delle imminenti elezioni regionali, accende il rimpianto per i dominatori del passato: Cartaginesi, Romani, Pisano-Genovesi, Spagnoli. Invasori che, se non altro, han lasciato nell’Isola una migliore organizzazione del lavoro, una rete stradale ancora in uso (sovrabbondante, allora, quanto insufficiente oggi), belle architetture ed un’agricoltura in grado di competere con la pastorizia. Cosa lasceranno invece gli stati maggiori delle sedicenti destre e delle sedicenti sinistre, oltre i resti dei banchetti elettorali e i manifesti stracciati a lordare quei marciapiedi che già adesso nessuno ripulisce? C’è un solo vero Sardo in corsa, con una passata esperienza da presidente di Regione, con un patrimonio personale capace di azzerare qualsiasi tentazione o necessità di rubare, pioniere del web non solo in Sardegna ma in tutta Italia, distintosi nella difesa del territorio ed in particolare delle c
423 anni dopo il primo arrivo in Paradiso, confinato su una nuvola periferica al numero 22.676, ho finalmente conquistato le ali di angelo di terza categoria, col diritto ad alloggiare nella più signorile Nuvola 37. Ed è da qui che vi scrivo, per ringraziare l'umanità che con le sue eterne stupidaggini allieta le giornate di noi alati. Senza di voi, non avremmo che noia eterna. Grazie a voi, invece, non mancano occasioni per ridere, arrabbiarci, sbeffeggiarvi. In una parola: per vivere.