È un ritorno all’età precristiana, prima ancora che all’epopea nazionalsocialista. Quando ogni Barabba trovava giustificazione nell’acclamazione del popolo e gli oppositori finivano crocifissi con processi farsa, armati di nient’altro che del loro pensiero e delle loro parole.
L’America ha scelto Barabba, e Barabba ha chiamato a raccolta i malvagi del mondo, armati fino ai denti, e a trascinar la croce sul Calvario è oggi la debole e disarmata Unione Europea, insieme alla (assai) meno debole e (assai) meno disarmata Gran Bretagna. Minacciata la prima sul suo territorio e nel reame danese della Groenlandia; la seconda nel reame britannico del Canada così come nei possedimenti oceanici, sotto il tiro della Cina.
L’idea dei nuovi Barabba è semplice, così come semplici sono le loro connessioni neuronali: il mondo è una torta da dividere in tre, tagliandola di netto su tre meridiani: uno lungo il Pacifico, un altro lungo l’Atlantico ed il terzo esattamente sopra Berlino. Come trentacinque anni fa.
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Qual è la forza di questo disegno di oppressione planetaria? Quella delle armi. Non altra.
Quale la debolezza? Quella del progressivo immiserimento delle popolazioni oppresse con il conseguente espandersi di larghe masse di diseredati (non soltanto di recente immigrazione) destinate prima o poi a ribellarsi.
È un disegno forse vincente nell’immediato, ma inevitabilmente destinato a crollare nel medio o nel lungo periodo.
Questo, almeno, è l’insegnamento della Storia. Non a caso negata o additata come nemica da quegli asini e da quelle asinelle usi a falsificarla e pronti ad inalberarsi quando un coraggioso Mattarella ne ricorda i momenti più oscuri, da cui nacquero i Barabba di allora.
Come salvarsi dal nuovo abisso che ancora una volta si propone di inghiottire il mondo?
Il tribunale della Storia ha sempre emesso la giusta sentenza, e la Ragione ha sempre vinto, nel tempo.
Ma se fosse proprio il Tempo, stavolta, l’ingrediente che rischia di venir meno? Avranno i Buoni tempo a sufficienza per armarsi e per difendersi? E strumenti adeguati per diffondere il loro Verbo?
I tempi sono brevi, quando è sufficiente un telefonino per lanciare un messaggio (o un ordine) all’intero pianeta. E gli strumenti assai dubbi, quando l’efficienza di quegli stessi apparecchi sta sotto il controllo di poche, pochissime persone.
Per questo, così come rapida ed inarrestabile è stata la presa della Casa Bianca ed immediata la minaccia di USA e Russia al mondo, rapida e inarrestabile dev’essere la predicazione: ossia la risposta della Ragione a chi vorrebbe schiacciarla e negarla, insieme a quella Storia che i nuovi oppressori vorrebbero riportare all’anno zero.
Prima ancora che riarmare la mano (operazione lenta e costosa), occorrerà riarmare la mente: difendere la libera stampa e la libera espressione del pensiero, denunciando ogni falsità onde evitare che quel medesimo pensiero anneghi in un mare di menzogne. Ricordarsi che i Giuda esistono, ma in misura di uno su dodici: infima minoranza destinata a finir scacciata tanto dai nuovi che dai vecchi amici. E battersi perché restino aperti i canali di comunicazione, denunciando chiunque operi per impadronirsene: che si tratti delle radiotelevisioni di Stato o dei giornali. Che continuano a vendersi, ma non nelle edicole... Fino al più misero dei blog, come questo, che oggi può permettersi di seminare qualche discutibile dubbio, ma un domani chissà.
La Ragione non può essere messa al muro, a differenza di coloro che la manifestano e la esprimono. Per questo non potrà infine che trionfare. Oggi come ieri. Domani come oggi.
La Ragione è la sola vera religione di tutti i popoli, sopravvissuta ai più stretti tornanti della Storia. Ed in essa occorre aver fede.
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