Passa ai contenuti principali

Specchio delle mie brame!

«Specchio, specchio delle mie brame: chi è la più bella del reame?»

E qual è, oggi, lo specchio di ogni sovrano, se non quella libera stampa che quotidianamente li osserva e li ritrae sotto ogni possibile angolazione? 

Persino la perfida Grimilde, sconvolta alla notizia che esistesse al mondo un essere più bello di lei, si guardò bene dal rompere in mille pezzi il magico specchio, il solo che potesse darle qualche utile informazione circa la sconosciuta contendente. 

Sarebbe stata la più stupida delle mosse. Un po’ come accecare il radar che segnala l’arrivo di una flotta nemica, o abbattere il satellite che ne spia i movimenti. 

Ma la regina Grimilde non era affatto stupida: era solo invidiosa, rancorosa e malvagia. 

Il presidente di seconda mano Donald Trump – usato insicuro – è anch’egli certamente invidioso, rancoroso e malvagio. Ma, oltre ciò, è anche stupido. Immensamente stupido. Come ben sanno i Putin e i Xi Jinping che da un mese si fregano le mani per la gioia, ancora increduli per la fortuna di ritrovarsi davanti non il campione dei pesi massimi, ma un vecchio pugile rintronato.  

Così, a differenza di Grimilde, la mossa più intelligente che il Pannocchia sia riuscito ad elaborare – di fronte ad una stampa sempre più critica nei confronti di un presidente capace di distruggere in un sol colpo tanto Wall Street che quanto di meglio ha  rappresentato per il mondo l’intero Occidente – è stata quella di sferrare un pugno allo specchio, mandandolo in frantumi!

Come avrebbe fatto un Putin qualsiasi, il Pannocchia ha lanciato al mondo dell’informazione un attacco congiunto fatto di minacce (ha dichiarato «illegale» e «meritevole di immediata chiusura» quella stampa che critica l’operato della Casa Bianca), di diffamazioni, di azioni giudiziarie, di ostracismo verso alcuni giornalisti, di ostilità preconcetta nei confronti di quelli che Trump chiama i «media tradizionali», da oscurare a vantaggio di quella grancassa a senso unico che da qualche mese risuona in ogni più nascosto recesso del web, dall’ex usignolo che ruggisce laddove prima cinguettava, al facebook che mai come oggi setaccia e cancella i contenuti sgraditi al sovrano. 

Solo uno stupido può pensare che uno specchio ridotto in mille pezzi cessi per questo di riflettere l’esistente. Al contrario,  quei mille piccoli frantumi finiranno col riflettere anch'essi, per mille volte, la medesima sgradita realtà. 

Un po’ come se lo specchio di Grimilde, alla domanda su chi fosse la più bella del reame, avesse infine risposto, per mille volte: «Tutti, tranne te!». 

Magari invidiosi, rancorosi e malvagi. Ma non così tanto stupidi!  


Commenti

Post popolari in questo blog

Elogio del «Non ancora!»

Se solo gli umani sapessero quanto tutto quel che più li preoccupa appaia più chiaro, visto da quassù!  C'è voluta qualche decina di migliaia di anni prima che i terrestri accettassero l'idea che la Terra fosse tonda (e molti ne restano ancora da convincere). A noi, da quassù, è sufficiente affacciare il naso  fuori  dalla nuvola per osservare il pianeta ruotare maestoso nel cielo.  Allo stesso modo ci stupiamo nel vedere i suoi abitanti consumare in sterili diatribe buona parte delle loro altrimenti fortunate esistenze.  Ed è buffo che spetti a noi, che vivi più non siamo, insegnare come vivere ai viventi!  Non meravigliatevi dunque se tra i nostri compiti vi è anche quello di elargire di tanto in tanto qualche angelico consiglio.  Il suggerimento di oggi è che gli umani aboliscano definitivamente l'uso del SÌ e del NO. Causa prima e perniciosissima di gran parte dei loro mali.  Dicono i Romani (queli de Roma, no' queli de Caligola): «Con un SÌ t...

La Quarta Europa

Mentre dalle frontiere ucraine i venti di guerra bussano prepotentemente alle porte, l’Unione Europea – o, per meglio dire, alcuni degli Stati membri, in particolare la Francia – avvertono l’urgenza di rafforzare la difesa europea, più che dimezzata dopo la Brexit e frantumata in 27 eserciti che non comunicano tra di loro. Uno solo dei quali (quello francese) dotato di armamenti moderni e basi all’estero, ed altri – come in Italia e in Germania – ancora limitati dai trattati di pace del 1947. A voler parlar sinceramente, una vera Difesa Europea non esiste. Esistono eserciti nazionali, mal coordinati ed in diversa misura armati. Forse capaci di distinguersi in circoscritte missioni di pace o di ordine pubblico, ma non certo in grado di rispondere in modo efficace alle crescenti minacce di una o più grandi potenze nucleari.  Come di fatto in questi giorni avviene.  Esiste una NATO, certo: un’alleanza difensiva sovraeuropea mostratasi in grado di proteggere il continente per un t...

Dieci sconfinate menzogne

1) Le frontiere fra nazioni non hanno più alcuna ragione di esistere. Chi davvero lo pensa, dovrebbe per coerenza lasciare aperto di notte il portone di casa.  Quel che fa di un edificio un’abitazione son proprio le presenze umane che lì ci vivono, e il portone di casa è il limite che segna il confine tra il mondo di dentro (tendenzialmente amico) e il mondo di fuori (tendenzialmente nemico).  Starsene in casa propria non significa però autocondannarsi agli arresti domiciliari. Il portone lo si apre più d’una volta: per accogliere le persone gradite che vengono a farci visita, ma anche chi lo varca per ragioni di lavoro, dal portalettere all’idraulico. Talvolta anche per il mendicante che bussa alla porta in cerca di qualche elemosina.  Resta però ben chiuso di fronte a chi pretende di entrarvi di nascosto e con la forza. Peggio ancora se nottetempo, dal balcone o dalle finestre.  C’è un campanello. Suonarlo significa chiedere il permesso di entrare. Concederlo o men...